autunno

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mercoledì 29 aprile 2020

IL PERICOLOSO AZZARDO DELL'ULTIMA SPIAGGIA

"...i sondaggi parlano chiaro, stiamo sprofondando. dobbiamo attuare una strategia dirompente, che se dovesse funzionare, potrebbe farci guadagnare consenso"- ma scusate, io ieri ho annunciato di voler chiudere la regione ai miei conterranei che devono scendere dal nord!- " non ci interessa. tu stai in regione perchè noi ti abbiamo sostenuto, e se vuoi continuare a governare, devi fare ciò che ti ordiniamo, altimenti sei spacciata, e noi con te."

immagino questo il colloquio tra esponenti della lega e la presidente, per giustificare il suo repentino cambio di rotta.

è normale? è pazzia? potrebbe funzionare?

a questa politica ciò non interessa. interessa tentare il tutto  per tutto per risalire la china. e se questo comporta la riapertura disordinata, poco importa. del resto adesso che scenderanno tutti il 4, dobbiamo anche consentire loro di andare al bar o al ristorante, oh- pardon: sono in quarantena.

una quarantena di 14 giorni quando oramai è dimostrato che un positivo asintomatico può tenersi il virus in corpo anche 40 giorni, ma questa è scienza, non politica.

sono molto confuso e deluso. si sta giocando il futuro politico di qualcuno barattandolo con la salute di tutti.
io sono per la gradualità ragionata, che abbia un senso. tutti dovranno riaprire. più forti di prima. è vero che ci sono molte anomalie per far si che chi ha bisogno possa ottenere i sussidi previsti. ma è qui che bisogna battere per il momento. lottare insieme per avere i soldi, per poter riaprire gradatamente con tranquillità.
come al solito, all'italiana maniera, distogliendo la visuale dal vero problema, si rischia di crearne altri due.

con tutti gli accorgimenti si deve tornare piano piano alla vita di sempre. ma ci vogliono protocolli chiari, ragionati e condivisi. che non possono cambiare ogni 12 ore.

un popolo confuso è peggio di un popolo intelligente, ma nella confusione, c'è chi ci sguazza.
la svezia da mesi sta formando il suo popolo con corsi specifici, per cittadini e operatori, sul corretto comportamento da tenere, quando si dovrà entrare nella fase due, che deciderà la politica in accordo con la scienza, con fiducia reciproca tra governo e popolo. 
nel frattempo in italia la politica litiga e il popolo ignora.

governare signori, è una cosa seria.

venerdì 24 aprile 2020

tratto da "la ragazza disegnata" -romanzo- (1999)

La porzione di pelle rimasta ancora del suo colore naturale,  era solo quella lasciata sotto al costume a due pezzi, in realtà più un pezzo e mezzo, vistane la sua porzione reale di stoffa coprente, minima rispetto alle zone importanti; che non dovevano restare alla vista.

 il resto del corpo aveva assunto, dopo quella giornata trascorsa al mare, un colore tra l’arancione acceso, nelle parti che non avevano avuto un’esposizione continua ai raggi diretti, ed il rosso cupo, nelle porzioni che avevano concesso all’astro di posarvi i raggi con più forza, senza però avendone avuto direttamente il permesso. C'era stato un inganno.

Cos'era successo?

Lei, addormentatasi dopo una mattinata di giochi sensuali ed abbracci col suo amico, era stata pugnalata alle spalle, con una trappola; perché tra sonno, sole e sogno, si stabilì un patto, siccome tutti e tre avevano voglia di amarla.

Il sonno doveva prenderla a lungo, per permettere ai raggi del sole di toccarla con forza, fino a provocarle dolore, e al sogno di farle sognare le cose più proibite, che nella realtà non si possono fare, ma, nel sogno, possono accadere.

Sole sonno e sogno insieme dovevano fare l’amore con lei,  e c’era un solo modo.



IL SOLO MODO

Disse un giorno il sole al sonno: aiutami
sono si perso di una donna speciale
che finora di uguale non vidi,
che vorrei mi trovassi un rimedio,
affinchè io la tocchi fino a farle del male.

Il sonno disse anch’io mi innamorai di lei
e ancora la vorrei  sto  al gioco dice al caldo amico
lascia che anch’io la tocchi e sarò ad aiutarti

d’accordo il giorno e l’ora tutto si compì
il sonno se la prese ed il sole la toccò
con i suoi raggi multipli vantando dita tremule
il corpo suo bruciò.

Ma il sogno di lei perso dal sonno pilotato
le consegnò attenzioni dei tre che il patto fecero
che lei trovò piacevoli le cose che sognò.

A volte l’inconsueto si accetta con più spirito
quando dal sole luccica
e se a toccarti pizzica non è perché lo voglia
è il suo solo modo: bruciarti nell’amarti



mercoledì 22 aprile 2020

la privacy è una cosa seria, la salute no, ma neanche l'intelligenza.

provo a spiegare ciò che ho capito fin'ora. dovrebbe essere pronta a breve un' app, per comunicare tra persone, se si entra in contatto con qualcuno positivo al covid 19.  gli smartphone, utilizzando un sistema che li rende interconnessi per distanze fino a max 300 mt (seconda la potenza del modello) ma mediamente funzionale a 100 mt, avvisano il proprietario che nei paraggi è passato un covid positivo. voi direte- :"teh- ma come fa, come fa?-" fa così.

un cristiano covid positivo, che nel frattempo ha avuto certificata da un qualche medico la sua positività, che nel frattempo era stato in giro asintomaticamente, ma con la possibilità di contagiare fino a che la malattia fosse conclamata quindi certificata, (che preventivamente aveva scaricato l'app perchè volontariamente aveva inteso di potersi rendere utile per cercare di arginare un problema di salute pubblica,) e incontrato persone per svariati motivi, con la probabilità di averle contagiate; dovrebbe essere stato messo nelle condizioni con l'app scaricata sul suo smartphone  di aver "inviato" la sua presenza in un raggio di cento metri, e tutti coloro che nei cento metri (raggio d'azione del bluetooth) avendo scaricato la stessa app, avessero ricevuto il messaggio che un covid positivo fosse passato in un raggio di cento metri, comincino a bestemmiare perchè preoccupati che l'app gli ha trasmesso questa cattiva notizia.

siccome però io avevo capito che una distanza di due metri non consentisse il contagio, volevo la foto del cristiano insieme a me che certificasse l'avvenuto contatto ravvicinato. perchè se un positivo asintomatico mi passa a più di due metri, onestamente non mi intesessa; se non per un motivo puramente statistico.

qua si capiscono tre cose: che l'app funziona se tutti posseggono uno smartphone, se tutti la scaricano, ed ha un senso se tutti ti girano attorno a meno di due metri, diversamente il virus non lo prendi.

se poi utilizzi al meglio i dispositivi (mascherine e gel) che dovrebbero essere disponibili, l'app non serve.  serve invece evitare i comportamenti a rischio, rispettando le regole.
il distanziamento e l'isolamento al primo campanello d'allarme di sintomatologia sospetta. per gli asintomatici positivi, se rispettano le regole del distanziamento, non c'è bisogno di app.
questo è il mio pensiero.


entriamo qui nel discorso privacy.

siamo un paese democratico, con i suoi vantaggi e svantaggi.

se l'app fosse davvero utile, io sarei il primo ad installarla. il problema della privacy di fronte ad un evento epocale riguardante la sanità pubblica diventa secondario.

ma vorrei essere certo che questo mio "rischio" di consegnare allo Stato i miei dati sensibili serva a qualcosa.
onestamente non lo sono, perchè l'app non risolve il problema così come è stata concepita.
è come al solito un compromesso, che un paese democratico e diviso quale l'italia, deve trovare; per tentare di dare una qualche risposta.

la privacy comunque oggi può essere violata sia dagli stati, tramite sceriffi senza scrupoli, sia da qualche privato, che sappia ben utilizzare la tecnologia.
con i dovuti programmi e strumenti adeguati, si riesce a sapere in ogni momento ciò che gira sui nostri smartphone e pc.
e non parlo dei dati aggregati, ma di dati personali. chi dovrebbe controllare che ciò non avvenga è sempre distratto o impegnato a controllare altro. ma non importa.

la mia privacy io la tutelo solo in casa mia, perchè se voglio stare in mutande devo essere libero di farlo e nessuno mi deve poter guardare, anche perchè la mia bellezza potrebbe risultare scioccante finanche per i servizi deviati.  quindi rivolgo le telecamere wifi verso la tazza del gabinetto che ringrazia.   

dimenticavo : se ai tempi di Gesù ci fosse stata la legge sulla privacy, Lazzaro non sarebbe risuscitato, non sarebbe avvenuta la moltiplicazione dei pani e dei pesci, e in tanti sarebbero rimasti diuni, e forse Giuda non si sarebbe impiccato, ma serebbe morto comunque di morte violenta, accisu.



lunedì 20 aprile 2020

il fumo ogni tanto fa bene (storia vera)

federico sola (erick) e  joanna billi

"Oggi (sera del 19-04-2020) mentre fumavo una sigaretta in balcone, è passato un ragazzo in bicicletta, chiedendomi esplicitamente se conoscessi un  posto in cui potesse fermarsi per la notte.

Si chiama antonio, ha 25 anni. ci ho parlato. mi ha raccontato un po' della sua storia. (io l'ho creduto con cautela, ma non cambia il concetto; perchè comunque trattasi di un disperato)

mi ha raccontato di aver perso il lavoro nell'azienda fotovoltaica per la quale lavorava. Il suo titolare ha fatto fallire l'azienda, rubando tutti gli incassi e lasciando lui, con tutti gli altri dipendenti, fuori  senza lavoro.

Sono sceso personalmente e, con le dovute precauzioni,  gli ho dato quello che mi era rimasto nel portafoglio, 20 euro,  in modo tale da poter consentirgli di passare la notte nell'alloggio in cui in questi giorni si era temporaneamente sistemato e che purtroppo, non avendo più soldi, non riusciva a  continuare a pernottare.

Perché cari amici miei, anche in una situazione di comprovata difficoltà, anche oggi, col covid,  per fare la maggior parte delle cose, se non paghi ti buttano in mezzo alla strada, come carta straccia.

ha provato a  chiedere aiuto sia alle forze dell'ordine che a diverse parrocchie, ma per il momento non hanno potuto, adducendo motivazioni più o meno verosimili sulle competenze, per trovargli una sistemazione per dormire, anche se un poliziotto gli ha dato un panino.

Antonio è perito tecnico,  è arrivato alle nazionali di ginnastica artistica, portando in alto l'orgoglio italiano, lo stesso che oggi gli è stato negato.

e' orfano di entrambi i genitori, gira con uno zaino rosso con dentro un libro di Pirandello, e una bicicletta blu molto bella.

Io ed una mia amica coinquilina, con la quale condividiamo oltre che la casa, anche la passione per la musica, stiamo organizzando una raccolta fondi su Facebook che sarà attiva da domani 20 aprile, in modo da poter raccogliere una somma anche minima per toglierlo, almeno fino a venerdì, quando ha detto di aver pronta la documentazione per iniziare a fare un altro lavoretto, da questa brutta situazione.

chiediamo a tutti i nostri amici un semplice ma importante gesto: una piccola donazione,  anche di un solo euro, o quello che volete; in modo che possiamo alleviare la vita di questo ragazzo, in attesa che trovi una struttura adatta pronta a riceverlo e riparta col nuovo lavoro.

Nonostante il periodo che stiamo vivendo, ricordatevi che stiamo tutti sotto lo stesso cielo."



questo è ciò che federico ha fatto ieri sera, che mi ha scritto, e che pubblico.

dopo mi ha telefonato, dicendomi che gli ultimi 20 euro che aveva li aveva dati ad antonio, ma per fortuna questa settimana non aveva spese perchè i viveri erano sufficienti.

praticamente mi chiedeva tra le righe se potevo anticipargli la ricarica della postepay, che solitamente gli faccio a fine mese, seconda la mia disponibilità.

nel ribadirgli che doveva essere fiero di ciò che aveva fatto, e che faceva onore a lui ed alla sua amica aver pensato ad una raccolta fondi per aiutare una persona bisognosa, gli ho ricaricato la carta, perchè mi sono arrivate proprio ieri le 600 euro che il governo aveva promesso di mandarmi, e che mi farò bastare.


questo gesto non salverà il mondo, ma se ognuno pensasse che con 20 euro può salvare una persona disperata, che potrebbe farsi del male, con un gesto estremo autolesionistico, sentendosi rifiutato da quella stessa società di cui dovrebbe sentirsi parte, bene; le 20 euro sono una rinuncia fattibile, magari non comprando le sigarette per qualche tempo, che sono dannose per la salute; che però in questo caso hanno fatto bene al cuore.


il link per la raccolta fondi è sotto. grazie a tutti.


https://www.facebook.com/donate/365097701091305/?fundraiser_source=external_url


domenica 19 aprile 2020

gli anni belli : mimmo e lorena piano bar

stasera solo 2 brani, che domani è lunedì e dobbiamo andare a scuola.

2 belle interpretazioni, che piacevano molto.


sono passati circa 20 anni da quella registrazione.

in questi giorni sto digitalizzando il materiale che ho su nastro, perchè col tempo potrebbe smagnetizzarsi e andare perduto. devo per forza di cose riascoltare tutto.
e i ricordi fanno brutti scherzi, specialmente se lo stato d'animo stressato da questo periodaccio, è fragile.

ho rivissuto con lorena ed il nostro pubblico affezionato  quella serata, in quel posto di mare, dove suonavamo spesso. quei profumi, quel calore della gente.

quel brivido caldo che interpreta lorena, io l'ho riavvertito adesso e la mia margherita, dedicata ad una signora già anziana all'epoca, dolcissima, che probabilmente adesso non c'è più, mi ha fatto pensare a tutti i "vecchi", (aggettivo inteso da me come nobilitante) che oggi sono scomparsi, ma badiamo bene: non per colpa del virus, ma per la poca considerazione che questo nostro progresso ha riservato loro.


spero, ascoltandoli adesso, possano questi due brani emozionare anche voi.
grazie di cuore.



(mio figlio francesco non è presente nelle foto perchè non canta nè suona, ma anche lui sa il fatto suo.)

il link da cliccare è sotto le foto.




https://drive.google.com/file/d/1Km1R600cZk1wAg7qq3X38HDIGW2gveXS/view?usp=sharing

sabato 18 aprile 2020

pianobar: mimmo e lorena.

" oggi è sabato, domani non si va a scuola, oggi è sabato se non chiami, ho un nodo in gola".

PINO DANIELE : "O SCARRAFONE"

Andiamo allora al pianobar.

anni fa, tanti. anni belli. passioni condivise. un'amicizia vera, un bene, oltre che una stima reciproca smisurati.

un  talento, lorena; che per sua scelta fa altro nella vita. ma la sua voce resta inconfondibile. tra le più belle con le quali ho avuto la fortuna di duettare.

riascoltiamola stasera ed emozioniamoci.

5 brani in sequenza

buon ascolto. e buon sabato.

copiate o aprite il link sotto le foto








https://drive.google.com/file/d/1dlzdZ7txtEvLNtRXw___ObOc0x_U5T1x/view?usp=sharing





venerdì 17 aprile 2020

passaggi segreti e scarpe antigravità

la fantasia è una dote importante. nei bambini addirittura indispensabile. a 6 anni salutare. nella nostra infanzia c'era sempre l'amichetto più fantasioso, che - attenzione -non era il più bugiardo, perchè credeva davvero in ciò che diceva, e questo, lo faceva star bene; oltre a creare quell'aura di mistero attorno a lui che lo metteva al centro dell'attenzione. forse era questa l'unica pecca: l'essere diventato il leader del gruppo, lo esponeva a critiche da parte di noi altri; che non credevamo a ciò che lui predicava. ed essendo "predicaturo" anche di soprannome, ho detto tutto.

1974-75. quartiere costa. divisa all'epoca in costa di susu, di mmenzu, e di vasciu. io, l'animalista, e mio fratello e l'amico per la pelle arturo cavaliere, rocco de luca (che ringrazio per lo spunto di questo racconto), cristofaro perrone, il fantasioso; francuccio la farfalla, leggero; francesco pompidù, il forzuto, luigi blotta il feroce pragmatico col fratello ferdinando, cchiù queto, tonino maiolino il pacioccone, vincenzo tavulune, mariuccio di bartolomeo, il compianto vincenzo bloise, ed altri mocciosi più piccoli che seguivano i nostri passi...

con la primavera, e con l'approssimarsi della chiusura delle scuole, le sale giochi dell'epoca erano:

la mattina e sino alle 4-5 di pomeriggio:

 1)lotte senza esclusione di colpi tra susu-mmenzu-vasciu.
le alleanze erano dettate dalle convenienze politiche del momento, e gli ambasciatori negoziavano allo stesso modo di adesso; e come adesso qualcuno usava nelle "guerre" armi non convenzionali, e i patti sottoscritti dagli ambasciatori continuamente andare a farsi fottere, quando ad esempio all'utilizzo di freccini di legno gli eserciti preferivano quelli di ferro; recuperati da ombrelli vecchi buttati al munnizzaro della murgia della magara, e che finivano ogni tanto nelle carni di qualcuno senza antitetanica, ancora vivo; che non doveva dire niente a casa (stabilito nel negoziato degli ambasciatori) pena il giorno dopo una seria rottura d'ossa.

2) mettere le supposte alle galline dove io, l'animalista appunto, ero esperto
3) andare a surigghie con la fionda alla costa o a volte anche in trasferta alla stazione, deve il clima più mite e l'alimentazione, facevano raggiungere notevoli dimensioni ai sauri. qua c'è un aneddoto che vi racconto. franco martino, che era insieme a me quello che con la fionda tirava meglio, aveva dato il nome ad un lucertolone molto grosso, chiamandolo "IL TRATTORE", perchè l'aveva colpito all'attaccatura della coda che puntualmente era saltata, dando un aspetto curioso al rettile, che avanzava a mo di motrice agricola.
lo attendeva per dargli il colpo di grazia ma che, forse per la strana andatura, non calcolando bene il momento di inerzia, non gli riusciva
4) crescere cani all'accampamento con litigate per chi doveva esserne il proprietario
5) fare trappole sul piano del terreno e farvi dentro la cacca e mimetizzarle bene; dove qualcuno dei "nemici", ingannato da uno stratagemma, doveva finire dentro tra le risate dei presenti
6) andare a fare il bagno al fiume per fare compagnia a quello di prima che era finito nella trappola con la cacca...
7) varie ed eventuali.

dopo le 4-5 di pomeriggio, e dopo la merenda che consisteva  in pane e zucchero,  in pane e olio, ma anche con  mortadella per i più grandi e/o in pane e murivello per i più piccoli, si passava a raccontare le gesta eroiche di ognuno, ripassando la giornata nel ribadire agli amici ciò che ognuno aveva fatto di straordinario.

la fantasia più fervida era quella di cristofaro perrone, oggi valido infermiere che tutti apprezziamo.
ci riunivamo o all'accampamento della costa, un pianoro di trenta metri quadri sotto un arco di  roccia che a ripensarci adesso ho le vertigini, perchè per accedervi esistevano due vie entrambe molto pericolose, che bastava mettere un piede fuori posto e potevi trovarti sull'autostrada a chiedere un passaggio per l'aldilà...
o nello spiazzo della casa caduta, o nell'altro, quasi adiacente; dove c'è un pizerro, e all'epoca c'era la putìa di pippinuccio u mericanu.

appena sotto il negozio c'era e c'è un arco di pietra, che noi chiamavamo paraportu, che utilizzavamo per ripararci dalle trupìe estive che i primi di giugno puntualmente arrivavano. c'era e credo ci sia ancora adesso, un grosso anello di pietra nel muro, che doveva servire per legare la capizza del ciuccio, per non farlo spostare, perchè probabilmente in passato qualcuno che abitava nei paraggi ne possedeva uno e lo lasciava lì, perchè il parcheggio sotto la piazzetta non era ancora stato costruito.

per cristofaro quell'anello di pietra doveva essere la leva di un passaggio segreto, che si poteva azionare soltanto dopo la mezzanotte, nelle notti di plenilunio, quindi nessuno di noi avrebbe mai avuto modo di verificarne l'attendibilità. (come per alcuni politici di adesso)
tutti restavamo però affascinati dalla storia, che spesso condiva con situazioni, che affermava a lui capitatogli.
raccontò che suo zio ottavio gli aveva portato un paia di scarpe antigravità che gli consentivano di farlo stare appeso al soffitto a testa in giù, e alla domanda del perchè non ce le mostrasse rispondeva che le aveva prestate ad un amico dello zio ma, appena possibile, lo avrebbe fatto.

noi restavamo affascinati, invidiando il nostro amico, anche se qualche dubbio sulla veridicità delle sue affermazioni iniziava ad insinuarsi nella testa di qualcuno.
parlottando al rientro a casa, all'imbrunire, ci promettevamo che appena possibile dovevamo in qualche modo verificare.

una sera di un giorno di agosto del 1975, io rientravo con la mia famiglia da un matrimonio, e con la 500 mio padre doveva percorrere la strada che porta al parcheggio della casa caduta. era una notte di luna piena.
all'altezza del negozio di pippinuccio, c'era una fontana. feci fermare mio padre con la scusa di bere. a dire il vero la mia insistenza lo urtò un poco, però, come spesso accadeva, mi accontentò; non essendo un sacrificio così grande.

io feci finta di bere ma corsi a verificare se il passaggio segreto si apriva azionando la pietra.
rimasi deluso. ma apprezzai lo stesso il mio amico, perchè quel giorno capii che avere fantasia è la più grande forza di un bambino, oggi credo anche di un uomo.

mercoledì 15 aprile 2020

GALLERIE

"ci sono momenti in cui l'umanità è come se entrasse in una galleria, più o meno lunga, dalla quale però prima o poi bisognerà uscire. la lunghezza  ne determinerà il cambiamento" il TA

1976-77. a mormanno c'era la ferrovia. conseguentemente la lettorina, ma ancora per poco. noi ragazzetti, numerosi all'epoca, frequentavamo la stazione, dove oggi c'è la chiesa di Santa Maria Goretti. andavamo però per un motivo meno mistico, comunque misto: per giovanna, la figlia del capostazione, che era carina; e per attraversare la galleria. io frequentavo all'epoca i cugini in seconda marcello e giusi, figli di zio gino e maria piccola, che allora abitavano alla costa; ma zio gino era il fattorino della lettorina. per farvi capire che c'è un nesso. ma non borta.
lucia era piccola e giocava con le bambole.

gli amici erano quelli della costa, francesco, cristofaro, rocco leone, vincenzo che adesso è a milano, franco martino che non era della costa, tonino il meccanico, ed altri che non ricordo perchè amici ne ho avuti tanti. ma non borta.

la prima volta che decidemmo di attraversare la galleria che partendo dal vallone crocifisso esce alla turra vrusciata, dovemmo indire un referendum. perchè eravamo tanti e non tutti daccordo. io ero tra quelli  che non voleva rischiare, anche perchè con zio gino avrei fatto una brutta figura se venivo scoperto. ma siccome la maggioranza si pronunciò per il si, che in questo caso era SI, non come nei referendum normali, che quando dici si è NO, mi dovetti adeguare, e facendo poche parole, non come quelli di oggi che anche all'opposizione fanno un sacco di casino.
i più esperti tra i quali franco martino  nipote di carminuccio quindi col genio nel dna, studiarono il piano, gli orari della lettorina, i possibili scenari e strategie in caso di imprevisti. a dire il vero i più temerari avevano già affrontato il percorso, ed erano quelli che avevano voce in capitolo.

una mattina di giugno, chiuse le scuole, si decise di affrontare il tratto .
con le bici raggiungemmo la stazione. le lasciammo in consegna a giovanna che in quell'occasione non venne con noi,  in un secondo momento si, perchè era diavula.

all'entrata della galleria le ultime raccomandazioni nel riassunto dei punti salienti del protocollo.

muniti di pile, si camminava sul lato sinistro. ci fu consigliato da qualcuno più grande di lasciare dei chiodi sui binari appena dopo l'entrata della galleria, dove ancora c'era abbastanza luce, che venivano schiacciati dal passaggio della lettorina, che sarebbero diventati  duplicati di chiavi, per aprire le fiat 500. mio padre ne aveva una, e la prova poteva essere fatta con molta tranquillità.

proseguendo in fila indiana e stando attenti a dove mettere i piedi, ci si inoltrava verso il buio assoluto. i più bravi in geologia ci indicarono quando giunti all'altezza del cimitero, anche se in questo caso eravamo sotto. onestamente a quel punto io mi stavo cacando addosso. anche perchè in quei periodi erano in voga i film degli zombi, ed ogni minimo rumore si tramutava in un loro attacco.
mi ricordo che ad un certo punto c'era del calcare sulle pareti e delle infiltrazioni di acqua, che puntualmente rocco leone doveva classificare come "sculu di morti". la cacarella aumentava.
franco martino però tentò di rassicurarmi dicendo che erano tutte fesserie, piuttosto mi dovevo preoccupare di non cadere.

durante il percorso notavamo nella parete degli spazi, a distanze regolari, che dovevano essere conquistati nel momento in cui avessimo notato le luci della lettorina.

proprio mentre io volevo utilizzare uno di quelli per la sopraggiunta dissenteria, mi sciolsi (come tensione) intravedendo un puntino bianco, che era la luce in fondo al tunnel.

un pò più rilassato iniziai a ringraziare la madonna per aver esaudito le mie preghiere fatte per i morti a metà percorso, e per i vivi anche durante.
quando la curva nella volta dell'uscita iniziava a delinearsi, aumentando il volume del puntino indefinito, e la luce iniziava timidamente ad illuminare il percorso, che iniziammo a correre; perchè il capo cordata guardando l'orologio indicava come probabile l'arrivo della lettorina. qualcuno cadde. ma si rialzò prontamente e, col sangue alle ginocchia,  proseguì con ancora più veemenza nel voler raggiungere la meta. in effetti uscimmo appena in tempo che la lettorina sopraggiunse.

ci buttamo per terra nell'erba, nella convinzione di mimetizzarci, ma il suonare insistentemente del macchinista, ci fece intendere che fossimo stati scoperti.
.
ma oramai era fatta. eravamo felici e contenti. il percorso inverso fu fatto più velocemente e con meno paure. l'esperienza. raccogliemmo i chiodi. raggiunta la stazione giovanna ci abbracciò e baciò. era quella già una bella ricompensa. il pomeriggio provai il duplicato. funzionava. la 500 si apriva.

imparai che ogni tunnel per definizione ha un'entrata ed un'uscita. che ogni percorso è tanto più rischioso quanto non hai un piano. che ci sono comunque utili opportunità. e che la paura deve esistere per le cose reali.

la sera con la mia famiglia cenammo dai cugini in seconda giusi, marcello e lucia coi quali ci vogliamo bene da sempre.

zio gino durante la serata disse che se acchiappava quei mocciosi che attraversavano la galleria, avrebbe fatto loro una bella tirata di orecchie. ma lo disse sorridendo.

martedì 14 aprile 2020

O SOLE MIO, STA NFRONTE A TE'; MA VA NGUL' A MME'.

l'italia, è universalmente riconosciuto, è il paese più bello del mondo. il 60% del patrimonio dell'arte del pianeta è in Italia. qualcosa in passato qualcuno l'ha portata via, ma ne è rimasta abbastanza. io aggiungerei che l'italia è il paese più completo del mondo. volendo, potrebbe tranquillamente prosperare, anche se si chiudesse nei suoi confini. ma i confini nella storia  vengono puntualmente valicati, spesso con la forza, perchè ci sono le guerre. anni fa si decise, anche per questo, di fare l'europa unita. una bellissima idea. popoli diversi con priorità diverse, con filosofie diverse. noi proveniamo da una cultura millenaria basata sull'esempio mesopotamico, influenzante la grecia prima, sbarcata poi al sud italia, plasmando il nostro pensiero.
il nord italia ed il resto d'europa hanno sviluppato una coscienza meno empatica, non per questo cattiva, ma fin troppo pragmatica. ci sono paesi come la germania, ad esempio, che è vero, è precisa; ma quando dice che in italia è la mafia che condiziona l'economia, vorrei ribadire che sono anche i flussi di cassa di mafia e ndrangheta che investono in germania, in settori importanti quali l'industria e la ristorazione, che permettono al pil tedesco di crescere.  tra un po' il dott. gratteri ci informerà.

poi c'è l'olanda. un grande paese. grandi lavoratori, ci mancherebbe, ma quasi monotematico. zootecnia, tulipani, e paradiso fiscale dove colossi italiani ed internazionali decidono di trasferire le sedi legali e fiscali, ma solo perchè il clima là è buono, che sono paesi bassi. 

e infiltrazioni mafiose e ndranghetistiche anche la. sempre gratteri a breve ci informerà. 

come capirete, l'interconnessione fa si che italia, germania, olanda, possano coesistere ognuna con le propie peculiarità, interscambiandosi ciò che producono, e che fa aumentare o diminuire il loro pil.

ognuno scambia ciò che l'altro accetta di ricevere e i regolamenti europei consentono.

ma ci sono dei tecnicismi contabili e degli accordi capestro, che non so se la cultura ellenistica, basata più sull'essere che sull'avere ha consentito anni fa, rispetto al pragmatismo  del pensiero nordico; ma che comunque permettono talune operazioni, che avvantaggiano gli uni a discapito di altri.

guarda caso sono i paesi che non vogliono modificare la loro filosofia, però chiedono all'italia di continuare a comprare auto e tulipani, e di cantare "o sole mio", che loro non hanno; e, se in parte, noi italiani delinquenti
reinvestiamo nei loro paesi i soldi delle mafie, poco importa; basta che concorrono al loro benessere. 

adesso vi è più chiaro il titolo del post. w il dott. gratteri.


sabato 11 aprile 2020

RACCONTO BREVISSIMO : l'ape NATURA ed il coronavirus CAMBIAMENTO

le api tutti i giorni al lavoro, ad organizzare la colonia. un sistema perfetto, efficiente, dove ognuno fa il proprio dovere, sa cosa fare, poca improvvisazione, la regina a deporre, fuchi ed operaie ognuno a fare ciò che il sistema gerarchico ha imposto, secondo le peculiarità di ognuno, ma badate bene:
è dna, è scritto, ognuno sa che a seconda della sua inclinazione è adatto a svolgere un compito, e tutti lo devono fare bene, pena la sopravvivenza di tutta la colonia. non ci sono vagabondi, o falsi invalidi, o chi timbra il cartellino e poi non esce a raccogliere, o la regina  che si mette in malattia e va a deporre in casa dei vicini, o il fuco ignorante che parla troppo quando è in ferie, salvo saper fare poco quando lavora, insomma un meccanismo che si autoregola per un senso innato di comunità, dove si è tutti uguali, nessuno viene lasciato indietro, ma tutti devono fare qualcosa in base alle loro attitudini e forza.
nutrimento ce n'è per tutti e per qualcuno anche la pappa reale, ma chi non la assaggia non va a fare la guerra, perchè si sente discriminato;  recepisce che non è stata concepita per lui.

la scuola funziona benissimo. da piccoli i migliori educatori spiegano ciò che ognuno deve fare. un'efficienza da paura.

dimenticavo: non lavorano per i soldi, ma per garantire il benessere alla comunità e all'umanità tutta.

da tempo i coglioni umani, che naturalmente hanno una organizzazione ed un senso del dovere uguale a quello dei piccoli insetti, per mere questioni di profitto, usano pesticidi che le stanno uccidendo.

non impollinando i fiori,  i frutti scarseggiano ed i prezzi aumentano. si stima che la popolazione delle api si sia dimezzata nel mondo nell'ultimo decennio, e la colpa al 90% è dell'uomo.

ogni mese i rappresentanti delle api di ogni paese del mondo si incontrano per discutere del futuro. qualche mese fa, un'ape regina illuminata portò all'ordine del giorno un argomento che ai più risultò in un primo momento di difficile comprensione. recitava così : accordo api-coronavirus per salvare il mondo.

la discussione iniziò, e presa la parola, la regina illuminata che si chiamava NATURA, iniziò il suo discorso : -" amici dell'assemblea, viviamo un momento epocale. la nostra specie è a rischio, e con noi tutta la vita per come la conosciamo, perchè il coglione umano è andato ben oltre il consentito.

se noi impollinatori dovessimo soccombere, tutta la vita sul pianeta finirà. ma quello che sto per dirvi produrrà un qualcosa di nuovo, mai visto fino ad oggi.

ho convinto un gruppo di coronavirus ad allearsi con noi, ed attaccare l'uomo, che tanto danno ha prodotto ai suoi simili e al creato.

lascio la parola al virus di nome CAMBIAMENTO che illustrerà il piano.
: - amiche api, io sono tra i più piccoli esseri viventi. ma posso aiutarvi ad invertire una tendenza che se continuasse, sarebbe deleteria per tutte le specie.
il nostro sarà un sacrificio, perchè tra un anno saremo sconfitti. all'inizio riusciremo a moltiplicarci, perchè gli uomini sottovaluteranno la nostra forza, impegnati a pensare ai soldi più che ad attuare un piano pandemico esistente ma considerato inutile e superfluo, ma poi saremo sconfitti; quando tutto il mondo sarà colpito dalle nostre armi e dovrà organizzarsi uniformemente ed universalmente.
qualcuno  di noi che si saprà ben nascondere nel suo habitat, attualmente devastato dall'uomo, sopravviverà;  ma anche se le nostre perdite saranno enormi, voglio aiutare  ugualmente NATURA nel suo progetto, perchè solo così potremo riconquistare la nostra libertà.

attaccherò gli umani. all'inizio insabbieranno per paura di diffondere una notizia che potrebbe cambiare l'assetto geopolitico mondiale ma quando sarà troppo cresciuta per nasconderla, la verità verrà fuori. ci dispiegheremo in tutto il mondo. ci diffonderemo usando cavalli di troia o meglio, aerei figli di puttana.
gli umani periranno  per mala organizzazione, solo dopo rifletteranno sul valore della vita e sul perchè di talune scelte; molti umani periranno perchè considerati scarto, ma questo accade da sempre.

ma  molti sopravviveranno; e si organizzeranno per sconfiggerci.

col tempo ci riusciranno. ma noi avremmo comunque raggiunto il nostro obiettivo. basterà fermarli nelle loro attività velenose per qualche mese, e NATURA potrà ripopolare le sue colonie.

nei  mesi di fermo, l'uomo non potrà più inquinare e le città respireranno. i fiumi diventeranno limpidi. i cieli tersi.
la gente comune inizierà a porsi le domande giuste. quella che all'inizio sembrerà una catastrofe, sarà per tutti una rinascita. basteranno  6 mesi e la terra sarà  rigenerata, anche spiritualmente."-

l'assemblea allora fece un lungo applauso, ed approvato il piano, si passò subito all'azione, perchè le burocrazie inutili non erano contemplate nei loro regolamenti.

passato un mese, la riunione solita e la discussione dei risultati ottenuti.

1) riduzione anidride carbonica
2) prezzo del petrolio all'osso
3) riduzione inquinanti industriali che poi la ndrangheta prende e sotterra
4) riduzione traffico
5) presa di coscienza di cambio di paradigma economico e produttivo...
6) presa di coscienza su cosa davvero serve
7) i soldi per la ripresa escono da dove non sono...
8) ecc.ecc.ecc.
 purtroppo una tragica conta dei morti tra gli umani, ma un aumento  di popolazione tra le api e le   altre specie. la sconfitta degli uni è la vittoria di altri.

gli aggiornamenti dei mesi successivi confermarono tutti i trend previsionali degli scienziati, non quelli di taluni soggetti politici che avevano pensato ad altro nel periodo della crisi ma anche prima.

la regina NATURA si prese la sua rivincita, le api continuarono ad essere l'organizzazione più efficiente in natura, e gli uomini, a causa del sacrificio di CAMBIAMENTO, iniziarono a pensare, ma non tutti.



venerdì 10 aprile 2020

CERCASI CRONOLOGIA COMPLESSI, ma non di inferiorità.

1970 o 71 non ricordo bene. via santa caterina, 214. Proprietà preside Alberti.  Un casermone su tre livelli.
Dalla Marinella, la famiglia che cresceva, ci fece trasferire alla Costa.  Portone verde. Entravi. A destra magazzino con vuttaro e linna; e sorici.

Di fronte la scala che ti portava al primo piano. salivi e c'erano 100 metri di casa all'affitto.

Peculiarità:

1) ampio camino che ti mettevi all'interno, il fuoco in mezzo, con una sedia a dx e una a sx, a fare dormite pomeridiane senza pari e fuma, che se non lasciavi la porta aperta ti davano le azioni gratis della Philip Morris
2) scala in legno con porta in masonite e maniglia di savula,  che dal cucinino portava in soffitta con:  forno a legna, terrazzo, e sorici; parenti di quelli del magazzino.
3) stanza cosiddetta dei "giocattoli", l'ultima ed inutilizzata, perchè evidentemente qualche trave aveva ceduto, e il pavimento ballava di brutto quando vi camminavi sopra; mastro Anselmo saprà essere più preciso.
4) balconi di legno sistemati alla meglio dalla buonanima di Sardaro, falegname amico della buonanima di mio nonno Domenico, nelle stanze da letto esposte al limbici che puntualmente, durante le nottate di venti tumultuosi, si aprivano; fecendoti trovare nel mezzo della tempesta.
Siamo rimasti vivi, seppur un pò raffreddati.

5) zagagghia che dalla cucina era collegata tramite un foro nel pavimento alla maschatura del portone, che ti permetteva di aprire la porta senza attraversare due camere adiacenti e scendere le scale: prodigioso! l'unico problema che se non ti sinceravi bene chi fosse a suonare il campanello, affacciandoti alla finestra, ed aprivi alla cessa, potevi trovarti in casa  all'improvviso i testimoni di Geova, cosa di per sè innocua nelle intenzioni se non per il fatto che taluni avevano delle camicie color ciclamino con dei colli di 50 cm che non capivo dove si comprassero, altrimenti mio padre sarebbe corso a farlo all'istante pena bruciatura del pane arrusciato che in quel momento aveva messo davanti al fuoco.


Vicinanzo:

Mastro Silvio e famiglia, Francuccio e famiglia, Pompidù e famiglia, Cristofaro l'infermiere e famiglia, Cristina la sarta e famiglia, Elenuccia bidella e famiglia, Virgilio e famiglia, Nuccio di Pacchiarotto e famiglia, zu Luigi di fornarello ma era vecchio ed era rimasto solo, Stivaletta e famiglia, Mario di bartolomeo e famiglia, ed altri che non elenco che all'epoca tra i vicinati si facevano anche le guerre per il predominio sul territorio.

Questo era il contesto dove si è sviluppata la mia coscienza musicale e di cristiano inteso come vivente.

La stanza dei giocattoli era sopra la stanza da pranzo di Francuccio, che doveva sentirsi a disagio quando mangiando notava una diagonale concava al soffitto, ma il boccone, anche se un po' amaro e di traverso, doveva scendere uguale perchè, come tutti noi ragazzetti dell'epoca, o quissu, o cazzi.

Ogni tanto l'eccezione era il panino da zia Assunta, che con Francuccio andavamo a comprare, da cui l'amicizia con Francesco il chitarrista, che ci dava qualche dritta su come organizzare il complesso.

Nella mia soffitta iniziammo le prime prove. La prima formazione : FRANCUCCIO fustini di bio presto e tigheddre varie, POMPIDU' al basso, con una chitarra scassata a tre corde, CRISTOFARO alla chitarra scordata, ed io al pianoforte a coda. Gli strumenti musicali erano forniti da me, che li tenevo nella stanza dei giocattoli, numerosi; che mio padre, grazie al compianto ANGELO DONNICI, aveva avuto il posto alla Cassa del Mezzogiorno, e poteva accontentarmi nelle mie richieste.
Siccome anche lui era un appassionato di musica, non si tirava indietro quando gli chiedevo un qualche strumento da comprarmi. Gli feci comprare anche una batteria giocattolo, rossa; che i fustoni di bio presto lavatrice scarseggiavano, perchè all'epoca il bucato si faceva a mano, se non con qualche eccezione.
Nel complesso c'era anche mio fratello, ma faceva l'indiano.

La voglia di suonare cresceva e ci rendemmo conto che ognuno era portato per un qualcosa. Chi lasciava perchè gli piaceva andare a surigghie alla costa, chi restava e migliorava nel suonare lo strumento.
Cambiavano i componenti. MIMMO il grosso, PEPPE SMITH, BIAGIO DE MINGO: io e FRANCUCCIO il nucleo stabile. Poi si iniziò a fare un pò più sul serio, e fusioni con altre formazioni: con PINO CALLI, SANTO MARADEI, VINCENZO DONNA NUNZIA, NUCCIO REGINA, ANTONIO BIT,  ecc ecc , in concomitanza  o seguendo le orme di altri complessi storici di Mormanno come i CUSTODI DEL TEMPO, ALDEIDE FORMICA, e musici e musicanti vari di gruppi dei quali non ricordo più neanche  il nome ma ho un difetto mnemonico da sempre.

La cosa bella che mi fa riflettere è che molti dei ragazzi dell'epoca, con i quali ho condiviso la passione per la musica, (vedi Goffredo, Mimmo il Grosso e altri) abbiano continuato a fare arte. Quindi il sentimento è comune.

Siamo cresciuti con la musica, chi più, chi meno. Io sto fermo anche per molto tempo, ma poi mi viene quella voglia, e riprendo. Suonare o scrivere è quasi la stessa cosa.
Per fortuna ho disseminato tastiere dappertutto, ed in qualsiasi momento posso utilizzarle. In case di parenti ed amici, e quando la voglia arriva, c'è la possibilità di sfogarsi.

Mi ricordo l'ultima chiacchierata più lunga che feci con Francesco, due anni prima della sua prematura scomparsa. Ragionando di tante cose che a noi due, che viviamo di sogni, non  andavano giù, salutandomi, mi disse:-" amico mio, non preoccupiamoci più di tanto: noi abbiamo la musica dentro, e questo ci salverà."
Io che sento cosa volesse dire con ciò, lo salutai, augurandoci momenti migliori.

La fortuna e la genetica ha permesso ad ERICK di continuare ad avere la musica dentro.
Aiuterà di certo anche lui, in questo momento dove l'ESSERE ha vinto l'AVERE, e nel futuro, quando le sue vibrazioni dovranno aiutare qualcun altro, a realizzare che forse ne è valsa la pena.




giovedì 9 aprile 2020

CARPINETA : LA MEMORIA E' PRESENZA

1974. Avevo 7 anni. la passione per la musica innata. Francesco di Croccia, per noi appassionati, un mito. io abitavo in via santa caterina, quartiere costa. la madre di Francesco, che io chiamavo zia Assunta, per quel rispetto al quale noi bambini venivamo educati, aveva un negozio di generi alimentari all'angolo della strada col palazzo Sarubbi. Io andavo a farmi il panino.

Ogni tanto trovavo Francesco col quale chiacchieravo di musica, per quello che un bambino di sette anni potesse fare. Però ci capivamo, e questo ci bastava.

C'era una sintonia reciproca, perchè entrambi siamo nati con la musica dentro. E  un sentimento di bene, che anche piccolino percepivo. Capitava di fare qualche strimpellata insieme, con strumenti di fortuna, per condividere la gioia di suonare.

1978. Con gli altri amici del "complesso", perchè prima i gruppi si definivano così, primo fra tutti Francuccio Accurso, col quale abbiamo fatto musica da sempre, aspettavamo con ansia l'uscita del disco di Francesco di Croccia, del quale c'era una conoscenza personale, ed un collegamento.

Gli altri componenti del gruppo erano conosciuti di vista, tranne uno che veniva da fuori, ma non c'era un rapporto interpersonale così come lo era con Croccia.
Mi ricordo il giorno dell'uscita. Un entusiasmo enorme. Un concerto.
Per noi ragazzini che suonavamo nel complesso all'epoca uno che faceva un disco era un dio in terra.

Il problema fu che ascoltando i brani, proprio non li capivamo.  Noi ascoltavamo e suonavamo altri generi, più leggeri. Onestamente, per quelle che erano le nostre aspettative di ragazzini che suonavano al massimo Gianni Morandi, quel disco dei Carpineta all'epoca ci deluse.

Gli anni passarono, con le varie ed eventuali. Riascoltai Carpineta con una maturità diversa. Ne capii il significato e lo apprezzai molto. Nel frattempo conobbi il poeta, e Francesco Aronne, coi quali si instaurò un rapporto di vedute simili.

La storia di oggi la conosciamo. Dei tre Francesco  ne è rimasto uno. Il mio rapporto con lui si è fortificato per una serie di passioni, ricordi, ed iniziative comuni.

Il vinile CARPINETA è diventato oggetto di culto. Rarissimo. Le tematiche trattate sono sempre attuali. Ma ciò che sorprende un musicista è l'utilizzo di suoni strani,che per l'epoca era fantascienza oltre che un azzardo.

L'altro ieri Francesco Aronne mi ha mandato un link dove poter ascoltare i brani, e che voglio condividere.
I tre Francesco gradiranno.

 Sotto i 2 link per saperne di più. Cliccate, ed entrate nella storia.

https://centraldoprog.blogspot.com/2017/04/carpineta-st-1978-lp-italy.html?m=1

http://verso-la-stratosfera.blogspot.com/2015/05/carpineta-1978-carpineta-vinyl.html?m=1

mercoledì 8 aprile 2020

TIRANTELLE ITALIANE. il circo(lo) vizioso

 Mi chedo: se nel vostro bar si rompe il frigo nel mese di agosto, con 30 gradi all'ombra, e i molti clienti vi chiedono una birra:

-1 : rispondete che sono finite, dirottandoli su una camomilla (calda), così  da prevenire la loro arrabbiatura;
-2 : li mandate dal bar concorrente, che però ha il frigo funzionante, chiedendo una provvigione pur se minima, su ogni cliente dirottato   

in italia ci sono circa 250.000 avvocati, in Francia circa 60.000.
in italia più di cinque milioni - rileggere- CINQUE MILIONI  (ultimo dato rapporto del parlamento 2017) di utilizzatori di cannabis. in italia di questi cinque milioni qualcuno, magari perchè fuma troppo, affronterà un PROCESSO e, per la statistica, saranno in troppi a dover andare in cella.

le carceri si riempiranno di delinquentelli di serie C.
nel frattempo i 5 milioni di italiani continuano a fumare chi più, chi meno,erba.

il processo verrà fatto per due motivi :

1) perchè un servitore dello stato ci tiene a fare carriera, quindi trovando dieci grammi  di erba ad un ragazzo, pensa bene di arrestarlo e di uscire sul giornale. la gente ignorante dirà :" OOH , hai visto? --cosa-  ma hai capito di cosa si sta parlando? ZERO. la gente di cannabis non ne sa nulla. solo quello che un sistema consolidato balordo vuole che si sappia. (a proposito, informatevi)

2) in italia 5 milioni di fumatori sono un serbatoio enorme di clienti per gli avvocati.
nel mondo dove è legale, la cannabis non fa male anzi aiuta, gli sceriffi fanno carriera in altro modo, e gli avvocati devono trovare clienti con altri capi di imputazione.

molti mi dicono che io parlo troppo spesso di cannabis. vero. ma io amo parlare di ciò che conosco  bene, e siccome mio figlio non riesce a prendere sonno se prima di coricarsi non fuma erba, che lo aiuta, parlo con lui dell'argomento da più di sette anni. sono un'esperto, anche se non fumo.
ha provato con molti farmaci chimici, che gli procurano  effetti collaterali che l'erba non gli dà.
vi garantisco che in questi giorni di quarantena ho verificato personalmente: vuole continuare ad usarla, anche perchè dice che viviamo in un paese libero.

il problema è a monte. in italia esistono le lobbies. come nel resto del mondo. più le lobbies numericamente sono potenti, e più indirizzano gli usi e i costumi di un popolo, con ciò che ne deriva, a livello sociologico ed economico.

capirete che 250.000 avvocati sono una lobbies che influisce sulle decisioni del legislatore, che anche se capisce che legalizzare la cannabis è solo una questione di intelligenza, è costretto a soprassedere.

fino a che al cliente del bar di prima, che ha accettato la camomilla calda, gli girano i coglioni; e combina qualche guaio.

il proibizionismo ha prodotto questo: delinquentelli fumatori, sceriffi da carriera,  troppi avvocati (dal patrocinato gratuito che paghiamo noi contribuenti) e clienti del bar ai quali girano i coglioni.

che gli avvocati debbano difendere i clienti in tribunale non è cosa in sè  sbagliata, ma è nella scelta obbligata dei clienti e nelle dimensioni del fenomeno che è abnorme.

i processi importanti vengono tralasciati, perchè i tribunali si devono occupare dei delinquentelli.

RIEPILOGANDO : una lobbies non permette di modificare una legge sbagliata superata dalla storia e dalle consuetudini, perchè ha convenienza ad avere molti imputati di serie C, che comunque intasano i tribunali, allungando i tempi dei processi che riguardano invece imputati di serie A, favorendo le prescrizioni, i cui imputati di serie A hanno  gli stessi interessi a non far modificare la legge, altrimenti i processi a loro carico durerebbero molto di meno, e nelle carceri che sono piene di delinquenti di serie C ci andrebbero più facilmente quelli di serie A.

è la POLITICA che influisce sul legislatore. se non riesce a modificare questa legge, è perchè anche la politica ha convenienza affinchè la legge non cambi, perchè il suo bacino di voti sono anche i 250000 avvocati e famiglia.
la domanda del perchè le mafie ringraziano, e a chi, ponetevela ognuno a casa vostra.
POI le burocrazie, che  vanno oliate.
+ burocrazie+olio+soldi+mafia.

in italia per cambiare si deve investire in cultura, e l'italiano, che va CIVATO, deve aprire il cervello, la bocca e non più il culo. (è solo un consiglio poi ognuno faccia come crede)

andiamo al  problema di ordine lavorativo, e di ordine degli avvocati in questo caso.
parlo di avvocati perchè mi rende più facile fare l'esempio, e perchè ne conosco tanti, che sono persone serie  e per bene.
ma se la scuola e l'università non si interfaccia con la realtà, ma con le convenienze del momento, l'italia non uscirà mai dal pantano tra ciò che è utile al paese o ciò che è più conveniente ad una lobbies, e/o alla burocrazia da OLIARE.

ma siamo sicuri che chi ha più numeri è quello che ha ragione? se un politico è scemo, ma comunque ha consenso perchè chi lo vota è più scemo di lui, questo potrà essere utile al paese?

in italia le università sfornano professionisti in esubero per creare lavoro che non serve alla crescita del paese, ma solo alla crescita di una lobbies. in passato la lobbies dei petrolieri, ad esempio, ha influenzato la politica per creare in un paese con circa 8000 km di coste che lo circondano, circa 7000 km di autostrade, ed il trasporto su gomma privilegiato su quello marittimo che ogni buon senso e intelligenza doveva incentivare. meno traffico, meno inquinamento, più efficienza. bastava costruire una rete portuale seria, con i soldi risparmiati una rete stradale altrettanto seria ed efficace.
ora che i ponti crollano e l'inquinamento è cresciuto, si capisce che accontentare le lobbies ha giovato a taluni a discapito di tanti altri. ( il discorso della tisana ma a me no)
pensare di privilegiare i porti 60 nni fa significava oggi avere un' italia diversa, con qualche trasportatore di lungo tratto forse in meno, che nel frattempo avrebbe fatto l'avvocato, per difendere  i fumatori di erba, o gli ingegneri dell'ANAS che controllano i ponti che cascano ugualmente, o i medici che oggi chiamiamo eroi ma che sono morti, ma che da vivi vengono denunciati per i presunti errori dolosi, sempre perchè gli avvocati sono troppi; e quando vanno a prendere una birra fredda, seppur costretti, per non cambiare bar, devono accettare una camomilla calda.


LETTERA A MIO PADRE (DA L.R.D.)


“Camminando nei luoghi dove tu hai vissuto, padre, che ascolto le cose; e parlano di te. Sento parlare del mio sangue antico, dei nonni, dei padri dei nonni, sino a confondermi, tanto le voci diventano indecifrabili, di una lingua remota.

Forse le cose, intrise di un’unica energia, emanata dal fluido delle vene nel tempo, dell’umana unica provenienza di antica genica presenza, ora rilasciano;  

come onda radio viaggiante nell’etere infinito, captata dal mio animo sensibile.



Il messaggio è chiaro. Basta essere vissuti, per lasciare di sé un' impronta, nel bene o nel male, e che le cose, emananti le vibrazioni di chi non è più,  premiano chi le sa ascoltare, nel lasciare a chi verrà l’esempio; che se anche tutto finisse all’improvviso, la memoria rimane; e se è di bene, migliora; ed esalta.

Così il disegno del creato per l’uomo è compiuto, l’evolversi; nella continua ricerca del bello e del bene, scartando il male consapevolmente condiviso, da un progetto di architettura che non ama la vita, ma solo la trascorre; alla ricerca spasmodica di un materialismo parossistico, che genera insoddisfazioni e ansie da mancato possesso, nel continuo ed affannoso incedere dei tempi.

Anche la morte, quella che lascia sempre dietro un ricordo di uomo, che vita ha trascorso nella ricerca del bene e del giusto, si accetta con garbo.


Con questo spirito ho accettato la tua, padre; con quella serenità che mi ha fatto "strano" per qualcuno.

Io sono come tu eri, mi hai insegnato a saper voler bene, quello che ognuno di noi ha dentro, ed ha l’obbligo di trasmettere al figlio, che ha bisogno di guida consapevole, per poter meglio esprimersi e realizzarsi.


Sono fiero di te, del tuo esempio, nell’avermi  mostrato, quando eri con me, che comportarsi correttamente in questa vita è sempre possibile, quando prevale l’essere umili, ma con coraggio.

Ti ringrazierò per questo, ogni qualvolta una lacrima segnerà i miei giorni tristi, quando le mie guance inesorabilmente si scaveranno, col trascorrere del tempo, se me ne sarà concesso; e la vecchiaia, se arriverà, potrà mostrarmi che era giusto e vero, tutto ciò che mi hai insegnato.”

 


lunedì 6 aprile 2020



per chi non avesse ascoltato "raggio di sole" di ERICK,
QUI IL LINK.

per chi l'avesse già fatto, se può lo rifaccia;  che  ci servono visualizzazioni. grazie mille.





https://www.youtube.com/watch?v=ecQp6N_r2A0

domenica 5 aprile 2020

VISIONI FUTURISTICHE E/O RETROATTIVE : SI TOLLA CACAVA...

Bill Gates, anni fa, aveva avvisato pubblicamente che il mondo sarebbe andato in contro ad una pandemia, e che i paesi dovevano attivarsi investendo di più nella ricerca, per prevenire il disastro.

il soggetto in questione, un visionario, un innovatore, un genio, uno degli uomini più ricchi al mondo, ha investito parte dei suoi soldi, guadagnati onestamente,   (perchè ha permesso ad esempio a me di scrivere stamattina sul blog, avendo consentito con le sue intuizioni  l'utilizzo del pc, rendendolo alla portata di tutti,) in azioni di case farmaceutiche.

Ta-Takamoru, un amico mio giapponese, anch'egli aveva intuito molti anni fa che il vero pericolo per il mondo fossero le pandemie.
ma non ha investito in azioni, o meglio: tempo fa ha investito il suo cane, che per fortuna non è morto, salvo morire poi una settimana fa, sbranato da altri cani più grandi, ai quali è consentito di circolare liberamente.

il dibattito è il seguente: c'è chi dice che il Gates, siccome deve guadagnare con le azioni delle aziende farmaceutiche, oggi aumentate di valore perchè vicine al vaccino, abbia complottato con altri per mettere in giro il virus, che poi avrebbe causato la pandemia, per fare soldi.

come dire : siccome faccio il carrozziere, compro una ferrari, la sbatto al muro a 200 km orari, ma poi ho il guadagno nell'aggiustarla; se resto vivo.

questa tesi retroattiva di oggi, quando molti credono al complottismo, non sta in piedi, per ovvi motivi :
-1 il Gates è un visionario a prescindere
-2 ha talmente tanti soldi che non sa cosa farne
-3 non mette in giro un virus per il quale anche lui potrebbe essere contagiato.
-4 varie ed eventuali

Ta-Takamoru, un mezzo visionario anche lui, non ha le azioni, ma stima Gates.
la questione è un altra. la mente umana è talmente strana, che invece di prevenire, immaginando scenari futuri e studiandoli, perde tempo a cercare di capire il perchè le cose sono accadute.
come capirete, è meglio avere una grande fantasia, che vivere di se e di ma; in special modo riguardo al passato.

si Tolla cacava, no murìa.

sabato 4 aprile 2020

TRATTO DA "LA RAGAZZA DISEGNATA" (1999)


L’affermazione che un giorno Luca fece in macchina con Federico, fece capire a quest’ultimo che in fondo la maggior parte delle persone inseguono la stessa cosa: la ricchezza.

Luca disse: “ Io vorrei avere tanti soldi, e non vorrei essere riconosciuto da nessuno.”
Federico pensava l’esatto contrario : non gliene importava niente dei soldi, ma voleva che tutti conoscessero le sue idee, per avere conferma se queste fossero giuste, nell’essere messe in pratica.

Cosa significhi verificare che una idea sia giusta oppure no, questo Federico lo poteva solo supporre. Chi è in grado di valutare, se quando viene espressa un’idea, sia giusta o no, col giudizio arbitrario degli uomini? Tesi che all’inizio sembravano le più valide, si sono dimostrate col tempo tutto l’opposto. Specialmente le teorie economiche.

Federico credeva o quantomeno sperava che tutte le persone fossero o diventassero come lui, idealisti disposti a tutto pur di vivere in un mondo di sani valori, dove l'uomo fosse al centro.

La sua idea utopistica era quella di vedere tutti gli uomini impegnati nell’affannosa ricerca del bene, per disporre tutti del miglioramento delle condizioni di vita, come ipotizzava Aristotele; del quale era un grande estimatore.

Questa si doveva rivelare soltanto una bella idea, che poteva interessare a lui, e a qualche altra manciata di persone.

Alla maggior parte della gente, in realtà, non gliene importa nulla del bene comune, interessandosi soltanto di poter vivere  salvaguardando solo i propri interessi.

Per soldi, la stragrande maggioranza delle persone è disposta a tutto. Questa era la conclusione a cui era arrivato amaramente.

Federico stava male nel pensare di come il concetto di “bene comune”, così chiaro e così facilmente perseguibile, entrasse solo nella testa di pochi; imbrigliato in un sistema economico in continua forzata competizione, spesso sleale e inconcludente al fine del raggiungimento della felicità.


CITY BAND CASTROVILLARI  LIVE 13 AGOSTO 1989

DEBORAH ARMENTANO : VOCALIST
FRANCO ACCURSO : BATTERIA PERCUSSIONI E VOCE
FRANCESCO BLOISE : BASSO E VOCE
VINCENZO BLOISE : BATTERIA E PERCUSSIONI
PINO CALLI : CHITARRA E VOCE
FRANCESCO FORTUNATO : CHITARRA E VOCE
ANTONIO PERRONE : TASTIERE
MIMMO SOLA : TASTIERE E VOCE
SIMONA SOLA : PRESENTATRICE E VOCALIST

CON LA PARTECIPAZIONE SALTUARIA DEL DOTT. PATERNOSTRO FERDINANDO
 PRESENTATORE E CLAVICEFALO

https://drive.google.com/open?id=1PCkRyqzU8buA_5vat8f63CKAzruB24uj

venerdì 3 aprile 2020

D I S T A N T E E R I C K


un inedito dal nuovo album in lavorazione di ERICK, che sta registrando in studio a BOLOGNA col suo gruppo, e che, per evidenti vicissitudini, slitterà nell'uscita.

MA GLI HO STRAPPATO QUESTO "DISTANTE", che al momento mi sembra appropriato. 

"quello che a me piaceva fare
 ma ho scelto di non fare
 mi auguro tu possa farlo,
 perchè lo hai scelto"

 TA-TAKAMORU

GRAZIE ERICK. QUESTO BRANO E IL TUO PROSSIMO ALBUM SARANNO LA TUA CONSACRAZIONE. NE SONO CERTO.

https://drive.google.com/file/d/1YijNug_BDVUVUy4z_3N8lCT1QApx1T48/view?usp=sharing




Lorenzo Duranti alla chitarra
Francesco Biolcati al basso
Vittorio Mengoli alla batteria
Cesare Consiglio e Davide De Vincenzi mix e master
Erick voce e chitarra Acustica

Lorenzo Duranti alla chitarra
Francesco Biolcati al basso
Vittorio Mengoli alla batteria
Cesare Consiglio e Davide De Vincenzi mix e master
Erick voce e chitarra Acustica

VI RACCONTO UNA STORIA VERA, PERCHE' SONO IO.

nel 1986 ho aperto una mia attività commerciale nel settore zootecnico. le cose andavano benino, nel 1997-98 avevo incassi giornalieri medi di 5 milioni di lire. 3 banche con cui lavoravo. gli interessi e le spese altissime. le tasse e tributi vari, altissimi. spropositati rispetto al mio lavoro, percentualmente.

mi servivano soldi, perchè nel frattempo i problemi per incassare i crediti verso i clienti, aumentavano.

dopo l'anno 2000 arrivò la mucca pazza, e molti aziende zootecniche in difficoltà  rallentarono, o chiusero i battenti, con gli strascichi accessori. io non riuscii ad incassare molti crediti, che vantavo nei confronti di queste aziende, che purtroppo non riuscirono a risollevarsi.

andai in banca con il bilancio vero, e il direttore, un amico, mi disse che con quei numeri non potevo ottenere credito, perchè, anche se erano molti i soldi da recuperare, la maggior parte sarebbe rimasta sulla carta, perchè inesigibili. ma erano i numeri veri.
però mi disse che se avessi modificato quei numeri, siccome ero una persona seria (nel senso che avrei restituito i soldi), mi poteva concedere le somme che mi servivano. falso in bilancio direte , ma è prescritto.

presi i soldi, ad un interesse altissimo, ma dopo qualche anno ho venduto l'attività.

aprii una nuova partita iva. su un fatturato reale, sul quale l'utile netto annuo era di circa 11.000 euro, (facendomi il culo) lo stato ne voleva quasi la metà. il primo anno andai in banca a prestarmi i soldi per pagare le tasse, perchè purtroppo mio padre, nel frattempo, era morto.

il secondo anno idem. invece di undicimila, l'utile netto 11.200 . la metà lo voleva lo stato. in banca non mi facevano credito .

il problema era risolvibile  a monte se io avessi prodotto fatture false, attestando spese inesistenti, da poter cambiare i numeri e dimostrare più oneri. le spese delle banche sarebbero rimaste, quelle dello stato quasi azzerate.

ma non lo feci. decisi di chiudere anche la seconda partita iva, nella convinzione che io stessi lavorando non soltanto per me, ma anche per altri due soggetti almeno.

rimandai sia le tasse che gli interessi, che lo stato e le banche mi chiedevano, al mittente;
perchè non ritengo giusto che una persona che lavora 12 ore al giorno, non possa guadagnare onestamente 900 euro netti al mese.

non mi sono mai sentito un evasore o un ladro, ma uno che contesta leggi e consuetudini sbagliate.
adesso ho chiuso le mie pendenze con il fisco e con le banche,  aderendo alla rottamazione e al saldo e stralcio; ma solo per fare un'opera di bene.

la domanda è: se una partita iva, per sopravvivere deve fare carte false ed attestare spese che non ha, secondo voi, i numeri e la filosofia, possono coesistere?

la maggioranza degli imprenditori sono costretti a farli coesistere, se vogliono stare a galla. lo stato però non cambierà atteggiamento se non avrà i numeri veri, continuando a fare i conti con quelli falsi, che gli imprenditori sono costretti a produrre, per continuare ad esistere. ora capite perchè odio tanto l'ipocrisia.

giovedì 2 aprile 2020

MORTI DI FAME

1984. a mormanno molti gruppi musicali, di ogni taglia. attilio cavaliere, batterista in un gruppo storico, in "sana" competizione con un altro, fratello di un amico di mio fratello, arturo; compra una tastiera elettronica, molto all'avanguardia per l'epoca. suoni  ben campionati, quasi reali. frequentando casa sua e provandola, ne rimasi molto colpito per la qualità. siccome avevo delle idee di composizione, ma non avevo la tastiera, che potesse aiutarmi nella realizzazione dei brani, attilio mi presto' lo strumento elettronico ed io, con registrazioni analogiche abbastanza arrangiate ma con suoni accettabili, iniziai a produrre qualche brano.

in questi giorni di forzata pazienza, ho cercato nelle vecchie valige in soffitta le musicassette, con le vecchie registrazioni.

tornando indietro di circa 40 anni, vengono alla mente gli amici di sempre, gli appassionati di musica; con i quali mi confrontavo in quegli anni: attilio, ferdinando, francesco croccia, antonio armentano, mimmo il grosso, francuccio, vincenzo di donnanunzia, pino calli, nicola rotondaro globo, peppe smith, santo maradei, goffredo, pino mellani, peppe sola, antonio bit, e molti altri; con i quali condividevo momenti di pura sana passione.

ho digitalizzato un mio brano che ad attilio piaceva tanto, registrato con la sua tastiera nel 1984, che per l'epoca era  anni luce avanti. la qualità non è delle migliori, ma dà il senso.

le strade di ognuno si sono divise, la passione per la musica è rimasta.

il link è sotto. ascoltatelo e, se vi piace, fatemi sapere.


https://drive.google.com/open?id=13PvYveEw3gAqmtAOSuiaJV5nWIe-wc_1