autunno

autunno

mercoledì 22 aprile 2020

la privacy è una cosa seria, la salute no, ma neanche l'intelligenza.

provo a spiegare ciò che ho capito fin'ora. dovrebbe essere pronta a breve un' app, per comunicare tra persone, se si entra in contatto con qualcuno positivo al covid 19.  gli smartphone, utilizzando un sistema che li rende interconnessi per distanze fino a max 300 mt (seconda la potenza del modello) ma mediamente funzionale a 100 mt, avvisano il proprietario che nei paraggi è passato un covid positivo. voi direte- :"teh- ma come fa, come fa?-" fa così.

un cristiano covid positivo, che nel frattempo ha avuto certificata da un qualche medico la sua positività, che nel frattempo era stato in giro asintomaticamente, ma con la possibilità di contagiare fino a che la malattia fosse conclamata quindi certificata, (che preventivamente aveva scaricato l'app perchè volontariamente aveva inteso di potersi rendere utile per cercare di arginare un problema di salute pubblica,) e incontrato persone per svariati motivi, con la probabilità di averle contagiate; dovrebbe essere stato messo nelle condizioni con l'app scaricata sul suo smartphone  di aver "inviato" la sua presenza in un raggio di cento metri, e tutti coloro che nei cento metri (raggio d'azione del bluetooth) avendo scaricato la stessa app, avessero ricevuto il messaggio che un covid positivo fosse passato in un raggio di cento metri, comincino a bestemmiare perchè preoccupati che l'app gli ha trasmesso questa cattiva notizia.

siccome però io avevo capito che una distanza di due metri non consentisse il contagio, volevo la foto del cristiano insieme a me che certificasse l'avvenuto contatto ravvicinato. perchè se un positivo asintomatico mi passa a più di due metri, onestamente non mi intesessa; se non per un motivo puramente statistico.

qua si capiscono tre cose: che l'app funziona se tutti posseggono uno smartphone, se tutti la scaricano, ed ha un senso se tutti ti girano attorno a meno di due metri, diversamente il virus non lo prendi.

se poi utilizzi al meglio i dispositivi (mascherine e gel) che dovrebbero essere disponibili, l'app non serve.  serve invece evitare i comportamenti a rischio, rispettando le regole.
il distanziamento e l'isolamento al primo campanello d'allarme di sintomatologia sospetta. per gli asintomatici positivi, se rispettano le regole del distanziamento, non c'è bisogno di app.
questo è il mio pensiero.


entriamo qui nel discorso privacy.

siamo un paese democratico, con i suoi vantaggi e svantaggi.

se l'app fosse davvero utile, io sarei il primo ad installarla. il problema della privacy di fronte ad un evento epocale riguardante la sanità pubblica diventa secondario.

ma vorrei essere certo che questo mio "rischio" di consegnare allo Stato i miei dati sensibili serva a qualcosa.
onestamente non lo sono, perchè l'app non risolve il problema così come è stata concepita.
è come al solito un compromesso, che un paese democratico e diviso quale l'italia, deve trovare; per tentare di dare una qualche risposta.

la privacy comunque oggi può essere violata sia dagli stati, tramite sceriffi senza scrupoli, sia da qualche privato, che sappia ben utilizzare la tecnologia.
con i dovuti programmi e strumenti adeguati, si riesce a sapere in ogni momento ciò che gira sui nostri smartphone e pc.
e non parlo dei dati aggregati, ma di dati personali. chi dovrebbe controllare che ciò non avvenga è sempre distratto o impegnato a controllare altro. ma non importa.

la mia privacy io la tutelo solo in casa mia, perchè se voglio stare in mutande devo essere libero di farlo e nessuno mi deve poter guardare, anche perchè la mia bellezza potrebbe risultare scioccante finanche per i servizi deviati.  quindi rivolgo le telecamere wifi verso la tazza del gabinetto che ringrazia.   

dimenticavo : se ai tempi di Gesù ci fosse stata la legge sulla privacy, Lazzaro non sarebbe risuscitato, non sarebbe avvenuta la moltiplicazione dei pani e dei pesci, e in tanti sarebbero rimasti diuni, e forse Giuda non si sarebbe impiccato, ma serebbe morto comunque di morte violenta, accisu.



Nessun commento:

Posta un commento