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autunno
mercoledì 8 aprile 2020
LETTERA A MIO PADRE (DA L.R.D.)
“Camminando nei luoghi dove tu hai vissuto, padre, che ascolto le cose; e
parlano di te. Sento parlare del mio sangue antico, dei nonni, dei padri dei
nonni, sino a confondermi, tanto le voci diventano indecifrabili, di una lingua
remota.
Forse le cose, intrise di un’unica energia, emanata dal fluido delle vene
nel tempo, dell’umana unica provenienza di antica genica presenza, ora
rilasciano;
Il messaggio è chiaro. Basta essere vissuti, per lasciare di sé un' impronta,
nel bene o nel male, e che le cose, emananti le vibrazioni di chi non è più, premiano chi le sa ascoltare, nel lasciare a
chi verrà l’esempio; che se anche tutto finisse all’improvviso, la memoria
rimane; e se è di bene, migliora; ed esalta.
Così il disegno del creato per l’uomo è compiuto, l’evolversi; nella
continua ricerca del bello e del bene, scartando il male consapevolmente condiviso,
da un progetto di architettura che non ama la vita, ma solo la trascorre; alla
ricerca spasmodica di un materialismo parossistico, che genera insoddisfazioni
e ansie da mancato possesso, nel continuo ed affannoso incedere dei tempi.
Anche la morte, quella che lascia sempre dietro un ricordo di uomo, che vita ha trascorso nella ricerca del bene e del giusto, si accetta con garbo.
Con questo spirito ho accettato la tua, padre; con quella serenità che mi
ha fatto "strano" per qualcuno.
Io sono come tu eri, mi hai insegnato a saper voler bene, quello che ognuno
di noi ha dentro, ed ha l’obbligo di trasmettere al figlio, che ha bisogno di
guida consapevole, per poter meglio esprimersi e realizzarsi.
Sono fiero di te, del tuo esempio, nell’avermi mostrato, quando eri con me,
che comportarsi correttamente in questa vita è sempre possibile, quando prevale
l’essere umili, ma con coraggio.
Ti ringrazierò per questo, ogni qualvolta una lacrima segnerà i miei giorni
tristi, quando le mie guance inesorabilmente si scaveranno, col trascorrere
del tempo, se me ne sarà concesso; e la vecchiaia, se arriverà, potrà mostrarmi
che era giusto e vero, tutto ciò che mi hai insegnato.”
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