autunno

autunno

mercoledì 27 maggio 2020

il giorno in cui il sole volle rinunciare, e non sorse.

aspettavano tutti, attoniti, sguardo ad est, ma l'astro ritardava. il motivo ai più era chiaro. non tollerava più l'arroganza dell'uomo, quello stesso che si adoperava a cercare correttivi, vani.

nella sua mania di onnipotenza cercava soluzioni tardive per problemi evitabili a priori.
tanto a patire erano sempre i soliti. gli ultimi.
guerra. conquista di spazi. indigeni martoriati e costretti a lasciare le terre natie perchè uomini più uomini di altri decidevano così.

uomini più uomini di altri decidevano che inquinare l'unico pianeta disponibile fosse giusto per un profitto inutile e controproducente.

plastiche e microplastiche negli oceani,  ingerite dai pesci, a loro volta ingeriti dagli stessi umani, microplastiche che stavano modificando finanche il dna degli uomini, che per nutrirsi uccidevano più del fabbisogno, in giorni di opulenza, quando col cibo buttato dai ricchi si potevano sfamare i poveri del mondo, ma i ricchi si sa, possono tutto; anche impedire ad esempio agli indios che volevano vivere nella foresta amazzonica di farlo, perchè la foresta va abbattuta, per far posto a terreni coltivabili e pascoli, per produrre cereali geneticamente modificati, per alimentare forzatamente animali che vivono con un metabolismo così accelerato che diventano vecchi in un quarto dei loro giorni, ma si sa, l'uomo ricco può tutto.

rendendosi conto il sole che anche uscendo per tutti solo taluni volevano appropriarsene, un giorno decise di fermarsi dietro la collina, o meglio ordinò alla terra di fermarsi, e girare in modo tale da favorire col suo calore solo gli esseri che lo avrebbero compreso e rispettato.

l'uomo capì che è una nullità di fronte al volere della natura che presto o tardi si stanca di essere abusata.


      

Nessun commento:

Posta un commento