autunno

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sabato 21 marzo 2020

pagina due

la scelta fu quella di utilizzare la canapa come cura, per uscire dalla situazione di angoscia che aveva colpito i molti uomini che erano utili in quel momento per la rinascita della comunità. andarono dal vecchio, si fecero consegnare altra erba, e tornarono da quelli che stavano male. chi la fumò, chi la mangiò, chi fece un infuso; dopo una settimana ci furono dei miglioramenti così evidenti che il chirurgo iniziò ad operare, il panettiere a fare il pane, il muratore a costruire un rifugio, il contadino a coltivare la terra, il conoscitore di erbe andò dal vecchio della canapa, per sperimentare l'effetto di un'associazione con un'altra erba autoctona dal potere rigenerante...

il clima nella comunità sembrava migliorare .
dopo qualche giorno l'assemblea si riunì e decise di chiedere al contadino se fosse stato in grado di coltivare un campo, che potesse soddisfare la richiesta di tutti, compresi gli altri che ne facevano già uso prima, visto che i consumi aumentavano.
ma a questo punto sorgeva un problema.
bisognava trovare un modo affinchè tutti potessero essere ricompensati del proprio tempo che dedicavano alla collettività perchè, naturalmente, c'era chi si prodigava tanto, chi poco, chi per niente; però il pane dovevano mangiarlo tutti, nel rifugio sicuro dovevano vivere tutti, il contadino doveva produrre grano per tutti e via dicendo.
chiesero al filosofo una soluzione, che consigliò loro di amare ciò che facevano, di coinvolgere nel lavoro più persone possibili, e di produrre ognuno per ciò che sapeva fare, e scambiarselo. produrre sempre un po' di più, per darlo a coloro che per condizione non potevano aiutare in nulla.

ma l'assemblea non trovò un accordo. nel frattempo il ladro, che aveva una mente malata, convinse l'economista ed il chirurgo a pensare di fare una società, potendo sfruttare a loro favore tutto lo sviluppo della vicenda che di li a poco andava a prendere corpo. (continua)

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