autunno

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martedì 8 settembre 2015

nuove frontiere

Nuove frontiere

Alcuni uomini si  stanno preparando ad andare su Marte, per un viaggio organizzato, che a partire dal 2030 (fine del mondo permettendo) sarà possibile pagando un biglietto di circa 10 milioni di dollari.
Naturalmente il biglietto è andata e ritorno, ma per chi proprio non vuole più tornare sulla terra le alternative verranno discusse in loco. Colazione al sacco, bevute gratis a parte la prima che potrebbe però  anche essere l’ultima, scarponcini da trekking in comodato d’uso ma sono usati.
Siccome il biglietto andrà pagato in anticipo, mi chiedo se eventualmente alla frontiera dovessero trovare del filo spinato, si può chiedere il rimborso? O una volta scesi poi sono cacchi tuoi?
 Su questo il regolamento non è chiaro. Anche perché  evidentemente  negli ultimi quarant’anni se ne è discusso poco o male, quindi ogni marziano agirà un po’ come crede.
Il fatto è che quando c’è stato da fare alcune concessioni perché il vicino aveva piantato degli alberi a limite del confine dell’orto di ET,  e le foglie col vento andavano ad  otturare gli scarichi delle grondaie della navicella, si era deciso  per quieto vivere che tutte le mele cadute al di là della recinzione potevano mangiarle i residenti, mentre quelle sulla linea di confine chi fosse arrivato prima. Le mele marce ai maiali.  Non essendo chiaro neanche questo regolamento, vuoi anche perché non tutti i residenti hanno il certificato, ma neanche tutti i maiali, secondo me succederanno dei casini. Vedremo.

TORNIAMO SULLA TERRA
10 milioni di dollari a testa per andare su marte. Ci sono già centinaia di prenotazioni. 10 milioni di dollari x 100 fanno 1000 milioni di dollari.
 Mo io dico:  possibile che con tanti soldi che si spendono per andare su marte a mangiare le mele non si riesce a trovare un pò di soldi per far sostituire il filo spinato arrugginito al confine con la Bulgaria residuato URSS, che se qualche profugo  si graffia poi si ammala di tetano e lo dobbiamo ricoverare in un ospedale europeo, a carico della collettività?

E poi, se è una mela al giorno che toglie il profugo di torno, perché in  Austria stanno dando loro le banane?
Mah! Bah! E bbau qua (e lo so ma sono fatto così).

p.s. : ci sono parecchi amici che vogliono spiegazioni più dettagliate sui miei scritti. La notte di Natale si terrà un meeting dove verranno spiegate molte cose, anche  i segreti per fare l’occhiatura.

Per consulenze immediate, prenotazioni in videoconferenza su skipe.

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