autunno

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mercoledì 18 novembre 2015

LATTE (DI ASINA MASCHIO)

...ascoltando la mia musica, penso di quanto l'uomo sia ingabbiato in recinti preconfezionati ad arte, per soddisfare l'esigenza di un tempo frettoloso che lo obbliga a produrre sempre di più, per consumare sempre di più, per avere  profitto su cose  inutili,  armi che seminano morte, per fare guerre che servono ad arricchire i potenti, mentre soffrono popoli innocenti, ma giova all'economia del mondo!!!...


...di contro un litro di latte in stalla viene pagato a 0,32 cent di euro. gli allevamenti chiudono.
l'allevatore ha un costo produzione di circa 0,40 centesimi.
è in perdita. mi chiedo come faccia ancora a sopravvivere.

indebitandosi.

poi non potrà pagare, la banca si prenderà una struttura che non servirà, ci vorranno soldi, riconversioni, progetti, programmi: costi elevati a carico di chi?

ma gli utili della guerra ripagheranno.



nel frattempo noi stiamo consumando un latte.

le prospettive sono: l'allevatore sarà costretto ad imbrogliare per stare nei costi, il prodotto non sarà di qualità. noi lo consumiamo uguale.


il grosso allevatore finirà sotto ricatto a fare da lavanderia alle mafie, che per ripulire denaro possono vendere il latte anche a 0,30 centesimi. per loro cambia poco.


la riflessione è : invece di creare economia con cose  spesso inutili o/e dannose, perchè non pensiamo a farla anche tutelando le cose importanti?  (ad esempio la pace e l'uguaglianza, tanto gradite alla francia)

ma ci vuole tutta questa scienza?

(ognuno in questo post legga quello che crede.)

grazie e buona giornata

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