autunno

autunno

venerdì 4 settembre 2015

2 paia 5 euro

le ultime giornate di mare sono le migliori. la temperatura ideale, anche quella dell'acqua, invitano a rilassanti giornate in spiaggia. ancora più belle se ti ritrovi con persone vere, a discutere di vita.
ultimamente andiamo qui, a quaranta minuti di macchina, sul tirreno; che quest'anno è stato abbastanza frequentato, pulito, caldo.

le colazioni preparate a casa, il caffè,   raduniamo gli amici e si scende.
c'è una scorciatoia che attraversando ad s la montagna, la percorre. sono circa 40 km.

 la diga del pantano, il colle di malvento, gli erbai delle scalette, la discesa di scorpari e poi il pianoro, la casa dei miei avi, la vallata dell'argentino: vedute che riempiono l'anima di ricordi, se vuoi di pace.

e' il bello dei nostri luoghi, che riescono a trasmettere emozioni, paure, speranze.

arriviamo in spiaggia. ancora molto frequentata dai bagnanti. anche dai "cugini" venditori.
e' molto aumentata la densità per mq. molti bagnanti sono infastiditi. io li considero coreografici. peccato siano persone.

si fermano. ti propongono qualcosa. ogni tanto si siedono. qualcuno sente il bisogno di parlare.

 "-sono diminuiti gli affari. la gente non compra. la gente ha tutto. io cosa faccio? sono gli ultimi giorni. ho venduto pochissimo. neanche i soldi del biglietto per tornare a casa. in bangladesch. non so se riesco a tornare. i miei non riescono a raggiungermi. non ho mandato niente a casa. e pensare che per arrivare in italia ho speso 4.000 euro. mi avevano detto che qui avrei guadagnato tanti soldi. non ho neanche i soldi per mangiare oggi.-"

un ragazzo. avrà avuto venti anni. gli occhi lucidi. parla un discreto italiano. un bicchiere di acqua. non accetta altro. una dignità allucinante.
 il suo pannello pieno di occhiali. bracciali. orecchini.

non abbiamo bisogno di nulla. lui lo sa. prendo 5 euro. voglio fargli un regalo. non accetta soldi se non in cambio di merce. mi da due paia di occhiali. a scelta. uno maschile,  uno da donna. non ne ho bisogno ma li prendo, anche per ricordarmi di questa persona.
va via. la giornata trascorre. un bagno, un panino, una foto, un caffè. altri cugini che offrono cose di cui non avevi bisogno.
lo sanno oggi, quando per noi le ultime giornate sono le migliori,  per loro quelle della disillusione.

l'emozione dei luoghi al ritorno è più forte, ma i colori più sbiaditi.

forse perchè sto  indossando gli occhiali di Omkar, che coprono il  lucido che mi annebbia lo sguardo; lo stesso che ho visto stamane nei suoi occhi, lo stesso che gli occhiali del mondo, con lenti troppo scure, ha smesso di incrociare.








 

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